martedì 27 luglio 2010

QUEL PICCOLO SENSO DI COLPA

Quel piccolo senso di colpa che non ti fa dormire, anche dopo una notte passata in amore. Lei dorme serena, ma tu vegli cosciente della tua pena.

sabato 24 luglio 2010

DOMANDE ESISTENZIALI #3

Ritorna in auge la vecchia rubrica delle domande esistenziali, con il tanto atteso terzo numero!
 
  Proprio l'altro ieri discutevo insieme a Peppe del mio ultimo esame (vedi post precedenti): microbiologia. Poi non so perchè ma, parlando di virus, retro-virus, flusso dell'informazione genetica, nascita e sviluppo delle cellule e della vita, siamo arrivati poi al punto morto, al nocciolo della nostra stessa esistenza: COME SI E' CREATA LA MATERIA?
  Voglio assicurarvi che non avevamo bevuto troppo, nè eravamo sotto effetto di qualche stupefacente. Come prova metto questa nostra foto risalente alla sera del fatto.
Me and Peppe
Ecco, fatta questa premessa posso continuare la divagazione..ehm il discorso... Comunque la nostra non era una domanda stupida, tutt'al più saranno stupidi quella che se la sono posta (la domanda). Ma a parte tutto è pur sempre un'occasione per riflettere un po'. Così come dei moderni Sherlok Holmes e dottor Watson, abbiamo cercato di analizzare la questione con i mezzi che avevamo a disposizione: un punto di vista creazionistico oppure con un metodo scientifico. E già qui si è ad un bivio difficilmente risolubile. Se considero che qualcuno ha creato la materia, poi devo pormi il problema del cosa, come dove e perché si è venuto a creare quel qualcuno. Da qui non ce ne usciamo più perchè siamo in un circolo vizioso.
Se invece procediamo razionalmente con un ragionamento scientifico, non siamo ancora in grado di dare una risposta precisa. E' strano ma le basi stesse della matematica (che ci permette di codificare tutto in un linguaggio scientificamente esatto e universale) sembrano avere un problema di fondo, perchè non riescono a soddisfare pienamente la descrizione di avvenimenti accaduti al di fuori del nostro ambiente-mondo. Infatti le due cose che comandano il nostro universo sono spazio e tempo. E' stato teorizzato (da un certo Alberto Einstenio mi pare...) che il tempo fosse relativo, ma basta pensare, per rendercene conto, che per noi il tempo di 1 secondo è brevissimo, mentre  per i batteri ( per i quali uno è un nonno se ha più di 48 ore) è un tempo lunghissimo, e le sue attività prendono tempi dell'ordine degli infinitesimi. Al contrario per noi un secolo è più di una vita, per un albero è un tempo non così tanto lungo.  Inoltre il tempo cambia a seconda se si è sulla Terra o in orbita ecc. ( per quest'ultima cosa c'è un esperimento fatto con due treni identici che poi non mi ricordo come andava a finire, ma entrambi percorrevano una stessa lunghezza alla stessa altissima velocità, solo che uno segnava un tempo e l'altro pochi millesimi in meno). Partendo da questi presupposti si può dunque considerare il tempo come infinito e infinitesimo. Infatti possiamo immaginare quantità di tempo enormi (i famosi eoni) e ci sono strumenti in grado di percepire frazioni di tempo piccolissime. Stando alla matematica potrei frazionare il tempo di 1 secondo infinite volte. Ma se ogni punto che trovo lo posso dividere a sua volta, sarà come giocare alle Matrioske! E per di più non mi muoverò da quel preciso istante in cui rimango bloccato nelle infinite frazioni.
A questo punto due sono le cose: o il tempo non esiste ed è tipo congelato, oppure i mezzi che abbiamo non bastano a capirlo, ma sono solo un espediente per descriverlo e cercare di catturare il segreto del suo fluire.
Lo stesso identico discorso vale per lo spazio, ma dato che già siete tornati a farvi i cazzi degli altri su Faccialibbro, lo lascio in sospeso e chi vuole si fa una ricerca su wikipedia. Occhio a non intasarla!
Comunque, da qui, sempre io e Peppe (sì quelli della foto a Parigi), abbiamo capito che c'è un problema di fondo e che molto probabilmente millenni di evoluzione del pensiero e della mente umana, non sono serviti ad altro che a complicarci la vita con cose inutili, quando, infine, il nostro vero scopo è vivere e basta. Non siamo adatti a capire il mistero del mondo in cui viviamo! Alla fine anche le piante hanno fatto così e se la passano alla grande sin dal lontano carbonifero in cui sono cominciate a comparire. Solo noi siamo rimasti sempre gli stessi zotici, nonostante dalle caverne siamo passati ai grattacieli.
Diamoci una regolata dai!

lunedì 19 luglio 2010

IL LAVORO RENDE LIBBERI- ma da cosa?

Caro amico blog,
ti scrivo così mi distraggo un po'... avrebbe detto Dalla se al tempo avesse scritto un blog. Ma non avrebbe detto: "Dalla!". Dalla avrebbe detto: "Caro amico blog ti scrivo". Lucio Dalla, intendo. Comunque, in-teso o in-rilassato, andiamo avanti.
Mi devo distrarre un po', ma non ho tempo neanche per questo. Sono in trappola, ma alla fine è stata una mia decisione. Ho deciso di accettare il lavoro propostomi nel post precedente, e al contempo di studiare per l'esame del 22 prossimo venturo, corrente mese ecc. Volete sapere il risultato? Ve lo lascio immaginare, l'equazione comunque è la seguente:
MATTINA A STUDIARE+CALDO+FRETTA+POMERIGGIO AL LAVORO+CAZZI TUOI CHE VANNO MALE= KABOOOOOOOOOM!!!!
E  in ogni variabile ci sono delle sotto-variabili che non fanno altro che peggiorare la situazione.
Per quanto riguarda lo studio, sto preparando microbiologia generale, che non è proprio l'esame più adatto per l'estate, in quanto lunghissimo e a tratti molto palloso.
Il lavoro, si sa, c'è sempre qualcosa che non va, colleghi scansafatiche che dicono di essere loro i responsabili (nominati da chi poi?) e al posto di dare il buon esempio ai nuovi arrivati stanno lì a non fare un cazzo dalla mattina alla sera. E se poi dici qualcosa a chi ti ha dato il lavoro, lamentandoti del collega fannullone, rischi pure che ti cacciano per colpa degli interessi di merda che hanno l'uno e l'altro.
Rabbia, rabbia e ancora più rabbia! Sono un cane idrofobo con la bava alla bocca! E più provo rabbia più il caldo mi fa ribollire il sangue e più mi incazzo! Per peggiorare il tutto c'è pure gente che ti mette fretta! Devi andare a cena? non fai in tempo a fare una doccia che è già ora. Devi uscire a rilassarti con i tuoi amici? Devi pure fare in fretta, che c'è quella che non vuole fare tardi, quella che ha problemi di ogni tipo, e tu che hai già i coglioni rotti devi pure sottostare alle leggi di questi caca-cazzo!
Approposito di amici poi... In questo periodo sarebbe meglio non averne affatto. Le sere sono diventate di una noia invivibile. Non mi aspettavo una simile pesantezza da parte delle persone che più conosco al mondo. Ma lasciamo perdere che è meglio, non voglio far diventare questo blog molto deprimente..che già..vabbè...
Comunque ecco tutto. Ecco il perchè del titolo, anche se non è solo il lavoro a rendere schiavi di se stessi, ma anche le situazioni di merda, le parole non dette, o quelle dette troppe volte, la gente ridicola che venderebbe pure sua madre pur di apparire e dimostrare che cosa se non, poi proprio, il suo essere ridicola?
Il mio ambiente vitale sta diventando a me ostile..vorrei essere un batterio che in condizioni del genere produce spore, che saranno tali fino a condizioni migliori...ihihi
A parte scherzi casa mia sta perdendo quella misticità che tanto si declama quando si è fuori. Spero tutto ciò passi e in fretta pure.

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 - E questo era l'estratto dal libro "IL LIBBRO DEI LIBBRI" del signor Malenzio Moziani. Condividete la sua idea di lavoro, di vita, di libbertà?
      -No, io avevo solo chiesto il menù!


domenica 11 luglio 2010

L'INGIUSTIZIA della SORTE

Salve a tutti, è da un po' che non ci si vede. Lo so, lo so, non sono più lo stesso, mi sono montato la testa (per cosa poi,boh?), ecc... Beh vi dico che non è per questi motivi che non scrivo da secoli qua sopra. La spiegazione è elementare (come diceva Sherlok Holmes). Non aggiorno il blog da quando son partito per Teramo, perchè lì purtroppo non v'è l'internèt! Anzi, anzi, a dire il vero nei ritagli di tempo ho messo qualcosa dalla sala pc dell'università, ma questo è un segreto che rimarrà solo tra me e le tag html del post. Ah ci siete pure voi..scusate ma da quando ho rifatto la facciata non vedo più nulla perchè ho pittato pure le finestre in nero...
Fatti i necessari convenevoli, veniamo alla vera causa per la quale mi sono scomodato a scrivere:
L'INGIUSTIZIA DELLA SORTE

Non fate quelle facce tipo "ecco lo sapevo, mo ci rompe il cazzo co' ste cose filosofiche". Magari è una cosa pallosa, pessimistica, leopardiana...ma io la vedo più come fantozziana, anzi fantozzesca che è più ridicolo ancora.
Ora vi spiego per bene. Quest'anno accademico è stato pieno di difficoltà (vedi trasferimento, riconoscimento esami, ecc), ma ci sono state anche delle buone opportunità da non ignorare sotto ogni aspetto.
In primis mi hanno offerto un buon lavoro estivo come bagnino, e già da maggio ero contrattato e tutto.
In secundis, sono stato pure selezionato per il progetto ERASMUS, e l'anno prossimo sarei dovuto stare 9 mesi in Portogallo.
Fortunato direste! Eh? una bella cosa,no?
Beh anch'io la pensavo così, e come un novello ragioner Ugo FanTOCCI, mi esaltavo alla sola idea e ho cantato vittoria forse fin troppo presto.
Arriva Giugno e arrivano le decisioni, confermo l'erasmus, chiedo al lavoro di cominciare più tardi causa esami in corso. Tutto ok. Dopo una settimana dall'ok, scopro che l'ultima settimana di agosto sarei già dovuto essere a Leiria (Portugàl) per il corso intensivo di lingua. E qua le cose si cominciano a complicare. Già metà giugno me la giocavo con gli esami, ora anche metà agosto se ne andava, per di più da ferragosto in poi, periodo critico e di massimo acume per il tasso turistico nel mio paese!
C'era una sola soluzione per questa babilonia: dovevo sacrificare il lavoro in favore di un'occasione imperdibile quale l'esperienza all'estero...capiranno i miei superiori.
Ma ecco che proprio quando tutto scorreva per il verso giusto, quando anche questo grande piccolo ostacolo era superato, ecco appunto che il destino o sorte ingrata, o sfiga o chedirsivòglia, tiene un nuovo sgambetto in serbo per me e la mia ascesa al Monte Fortuna.
Dopo aver compilato cartacce, dopo aver passato un week-end a LaSpezia non in relax ma a giri di chiamate per info, dopo tre ricariche, 200 minuti, 4000 messaggi, 10€ di internet point a Teramo, e uno stress da cavallo, proprio all'ultimo, alla fase più semplice della procedura, veniamo stroncati in pieno come giunchi al vento in un estate bulgara di disboscamento. I prof teramani non possono accettare gli esami proposti da fare all'estero. Sebbene la facoltà scelta fosso uguale, sebbene persino il nome dell'esame era uguale (solo che in portoghese), sebbene l'università fosse gemellata (sennò come ci potevo andare?), sebbene, anzi nonostante tutto ciò non c'è stato niente da fare!
In tre minuti e quarantacinque secondi, mi crolla tutto addosso.
Ho dovuto dire addio a:
- lavoro estivo, che significava possibilità di portare una macchina a Teramo, che a sua volta significava prosperità e potere;
- un ottimo incentivo agli studi dato dal profitto estivo, che era molto eloquente;
- al progetto ERASMUS, opportunità molto ambita e tutto quel che vuoi a riguardo;
- fiducia negli uffici del cazzo che quando vai ad informarti è tutto bello, tutto carino, facile, tutto rose e fiori; e poi appena accetti quella cosa è come fare un patto col demonio e non te ne esci più nemmeno se ti ammazzi, e alla fine ti fanno fare quello che dicono loro e tu se non ti informi te la prendi sempre nel sedere, anzinò IN CULO! -scusate la sottigliezza-
Alla fine dei giochi eccomi qua. Delusione, amarezza, rabbia... e poi ancora rabbia e odio per essermi fidato. Io, personcina per bene, che non conosce la cattiveria della burocrazia, dei sistemi, le angherie di gente limitata che si vendica su inermi sconosciuti per cosa poi, chissà.
Ora, oggi, sono di nuovo davanti ad una scelta. Ho una nuova proposta di lavoro, le condizioni sembrano ottime...ma ho paura di buttarmi.
Ecco che cosa ho imparato quest anno. Speriamo nel prossimo ci sia una lezione meno avvelenante...