venerdì 2 ottobre 2009

SOGGIORNO A LECCE

13 marzo

...che non è un annuncio per la vendita di mobili, ma un modo come altri per dire che ho passato una notte a Lecce. Ebbene sì, in data martedì sera di marzo, io e quel gransignore del Cotenna, arriviamo tutti carichi alla stazione di Poggiardo per prendere il treno. A Castro niente station (pron: stèsciòn), al massimo un traghetto per Tirana che forse è più vicina. Cmq tutti carichi come stavamo, non vuoi che inauguravamo il momento con una stisa? E così è stato!!! Ci siamo fiondati al "bar grande" della stazione e ci siamo bevicchiati una Tuborg a testa, e considerata l'internazionalità di quella birra devo dire che l'abbiam pagata poco...1€uro ciascuno. Comunque alla fine lasciamo il "bar grande" (che poi tanto grande non era), con la sua sequenza di grandi successi remixata (del tipo Marina Marina, il ballo di Simone e una zebra à pois!!!), e ci mettiamo ad aspettare il treno. Vabbè il viaggio, si sà, è il solito viaggio tra chiacchere, scherzi da deficienti, ciuf ciuf, cambi, capostazioni che dicono cose incomprensibili al microfono, gente disorientata che gira in stazione dalle 4 di mattina perchè non capisce gli annunci e si è persa tutti i treni del giorno...ecc.
Infine (ma era solo l'inizio) arriviamo a Lecce. Vengono a prenderci Happy, Marzo, Salvatore e Luigi, e credo che siamo tutti. Sulla rotta per casa facciamo scalo in un simpatico alimentari, dove ci carichiamo 5 litri di vino, e più avanti una sosta dalle famigerate prostitute "della via de Lecce". Brutto incontro...
A casa dopo le classiche presentazioni che non servono a nulla, perchè tanto ti devi ubriacare e nemmeno fai lo sforzo di ricordare nomi che presto verranno rimossi, si aprono le danze. E qui è tutto un brindare, fare a gara, mangiare, rifare a gara, fare "il giro di San Martino", ecc. Finchè non senti come una lavatrice che centrifuga nella testa, e rigetti... pensando di aver finito il lavaggio...
La mattina dopo è sempre un po' annebbiata dal mal di testa, e dallo stomaco che non sa che fare...se suicidarsi o ricattare per soldi l'intestino, avendo rapito il pancreas (che poveretto ci va sempre di mezzo). Così con questa situazione dentro di te, passeggi per posti leggendari tipo lo Spizzico, u MagnaMagna, u Spizz, e infine il capo dei capi, ossia il Mister Pollo!!! E dove ci fermiamo noi? in un negozio di te' indiano? no, da Mister Pollo!!
Ora dovete sapere che in questo cazzo di posto fanno un panino omonimo (non vi spaventate è solo per dire che ha lo stesso nome del locale)...dicevo sto panino(e ora comincia la paura) è farcito di: Pollo allo spiedo, funghetti alla pizzaiola(?), patatine fritte, maionnaise (pron: maiònese) e checiàp (che si scrive ketchup). Per chi proprio non potesse fare a meno di farsi ricoverare per gastrointerite, c'è anche la variante con l'aggiunta di cipolle e peperoni ( che per l'occasione viene chiamato Super Mister Pollo!!!).....potete benissimo immaginare uno, con lo stomaco in quel modo di prima, cosa prova a mangiarsi solo metà di questa delizia...e aggiungeteci che lo mangia tipo mezz'ora dopo essersi svegliato (ossia il tempo medio stimato in Europa per chiedersi e dare una risposta alle domande dove sono? che sto facendo? che cazzo ho fatto ieri sera? ...ma soprattutto: sono un alieno?).
Insomma trauma dopo trauma torniamo a casa il pomeriggio. Ci ri-intreniamo verso Poggiardo. Un saluto al bar non troppo grande della stazione, e una volta a casa ci si distese garbati garbati, ma molto distrutti nel letto.
Ciao, arrivederci e grazie!

E cmq ...mi sono innamorato di Marina una ragazza mora e assai carina..tùnz-tùnz..una zebra a puà..lallalallàà...e tintarella di luna...lalalalalàà, ma sicuramente...se fai come Simone non puoi certo sbagliar ta-ta-tatatààààà!!!

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